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Le due neo laureate di Gavoi premiate con gli assegni di merito Avis regionale e provinciale Nuoro.
Nelle scorse settimane l’Avis Comunale di Gavoi ha consegnato gli assegni di merito Avis Regionale Sardegna e provinciale Nuoro a due giovani gavoesi, Laura Zedda e Raffaela Garau, entrambe donatrici di sangue e neo laureate nel 2024.
Le due ragazze sono risultate tra le vincitrici della graduatoria regionale della Provincia di Nuoro, ottenendo il riconoscimento per l’impegno dimostrato sia nel percorso universitario sia nella costante attività di donazione. Il punteggio, infatti, viene determinato in base al voto di laurea e al numero di donazioni effettuate in un determinato periodo di tempo.
La consegna degli assegni è avvenuta la scorsa settimana, in occasione del rientro a Gavoi delle due premiate, che attualmente proseguono i propri studi magistrali: una presso l’Università di Cagliari e l’altra a Firenze.
Nel frattempo, sono state pubblicate le graduatorie provvisorie degli assegni di merito Avis destinati ai maturandi. Tra i candidati figurano tre giovani iscritti all’Avis: uno di Lodine, una di Ollolai e uno di Gavoi. Un risultato che testimonia ancora una volta l’impegno e la sensibilità dei giovani del territorio verso la donazione del sangue.
L’Avis Comunale di Gavoi esprime le proprie congratulazioni alle ragazze premiate e ai ragazzi in graduatoria, con l’auspicio che sempre più giovani si avvicinino alla donazione, un gesto semplice ma di grande valore per la collettività.
AVVISO a donatori e potenziali donatori che la prossima donazione di sangue è prevista sabato 20 dicembre 2025 a Gavoi
Segnalato da Avis #Gavoi, #Ollolai e #Lodine
RICORDIAMO CHE DONARE IL SANGUE VALE IL DOPPIO:
Donare sangue fa bene anche al donatore. Non perchè si sottopone a un salasso (utile per le malattie da accumulo di ferro nel sangue, oggi poco praticato), ma perché l’azione del donare comporta una presa di coscienza dell’individuo, che è stimolato a mantenere uno stile di vita sano. Donare sangue, quindi, vale il doppio, perché salva la vita a chi riceve il sangue e mantiene sano il donatore. Infatti, il sangue raccolto, prima di arrivare al letto del paziente, è controllato sia per scoprire la presenza di virus infettivi che possono trasmettere epatiti e Aids, sia per scoprire valori ematochimici che possono rivelare malattie del donatore. – FONTE: FONDAZIONE VERONESI











